艺术品展示 / 油画
《天使音乐家》(The Angel Musician)

名家名作

《天使音乐家》
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档案记录

画作名称:

The Angel Musician

中文名称:
天使音乐家
画 家:
Vincenzo Irolli
作品年份:
1900/1905 年
原作材质:
布面油画
画作尺寸:
w191,5 x h89,5 cm
馆藏链接:
Fondazione Cariplo
备注信息:

      This painting of an angel kissing a sleeping child can be regarded as dating from the early years of the 20th century. As a religious reworking of the theme of motherhood, the work shows the influence of the contemporary Symbolist movement. In that period Irolli treated both Christian themes and the more traditional subjects of genre painting, displaying particular sensitivity in the depiction of children and maternal love. While alluding to the Decadentist subject matter of music and dreams, the figure of the angel musician in the painting in the Cariplo Collection also displays the affectionate intimacy to be found in a similar painting of a guardian angel keeping watch over a slumbering child, namely Guardian Angel (whereabouts unknown), exhibited in a solo show in Livorno in 1933. The free handling of the paint, use of pure colour and figures with hazy outlines but lively expressive gestures show the influence of Antonio Mancini, an unquestionable point of reference in the Neapolitan world of art in the late 19th and early 20th century.


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   Giunto dal mercato antiquario nella collezione genovese di Aldo Zerbone e da questi in Collezione Cariplo nel 1985, il dipinto è databile ai primi anni del Novecento e raffigura il bacio di un angelo ad un bambino dormiente.

   Rielaborazione in chiave religiosa del tema della maternità, l’opera risente dell’influenza del coevo simbolismo. In questi anni Irolli affronta accanto ai temi cristiani i più tradizionali soggetti della pittura di genere, mostrando una particolare sensibilità nella raffigurazione dell’infanzia e dell’amore materno. Anche nel dipinto in Collezione la figura dell’angelo musicante, che pure allude al tema decadente della musica e del sogno, acquista un carattere di affettuosa intimità, lo stesso che troviamo in un altro dipinto di soggetto simile, Angelo custode (ubicazione sconosciuta), esposto alla personale livornese del 1933 e raffigurante un angelo che veglia sul sonno di un bambino.

   La stesura pittorica libera e caratterizzata da tratti di colore puro, così come le figure dai contorni indefiniti ma dalla gestualità vivacemente espressiva, sono debitori dell’insegnamento di Antonio Mancini, indiscussa figura di riferimento nell’ambiente artistico napoletano tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.


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